Autismo sintomi: Come capire se tuo figlio è autistico

Autismo sintomi

Bentornati su Newborn Tips, oggi parleremo di autismo sintomi, una guida completa per i genitori che permette di conoscere meglio questa condizione che può manifestarsi in modi molto diversi da bambino a bambino, fornendo informazioni utili per riconoscerli e affrontarli con serenità.

Continuate a leggere per scoprire tutto ciò che c’è da sapere e come intervenire al meglio. Buona lettura!

Cos’è l’autismo neonatale?

Capire i primi segnali autismo neonato è fondamentale per garantire una diagnosi tempestiva e il giusto supporto.

Bisogna precisare subito che l’autismo neonatale non è un termine clinico ampiamente riconosciuto o utilizzato nella letteratura scientifica. Tuttavia, potrebbe riferirsi a segni precoci di disturbi dello spettro autistico (ASD) che possono essere osservati nei neonati o nei primissimi mesi di vita.

In particolare occorre rispondere alla seguente domanda, ovvero: cosa sono i disturbi dello spettro autistico? Si tratta di un insieme di condizioni neurologiche e dello sviluppo caratterizzate da difficoltà nella comunicazione sociale e da comportamenti, interessi o attività ripetitivi o ristretti.

Autismo sintomi. Segnali precoci nei neonati

È importante sottolineare che questi segnali possono variare e non sempre indicano l’autismo, poiché lo sviluppo infantile è molto variabile.

Di seguito elenchiamo i diversi segnali precoci osservabili nei neonati o lattanti (0-12 mesi):

  • Mancanza di contatto visivo: Non guarda negli occhi i genitori o non segue il loro sguardo. Non si sofferma sui volti delle persone
  • Assenza di risposta sociale: Non sorride spontaneamente in risposta al sorriso degli altri (mancanza del sorriso sociale entro i 3-4 mesi). Non mostra interesse verso le persone o non cerca attenzione
  • Difficoltà nella regolazione emotiva: Eccessiva irritabilità o apatia
  • Problemi nella risposta ai suoni: Non reagisce ai rumori forti o non risponde al richiamo del proprio nome entro i 6-9 mesi. Sembra più attratto da suoni non sociali (ad esempio, un oggetto che cade) che dalle voci delle persone
  • Assenza di comunicazione non verbale: Non utilizza gesti come indicare, salutare o alzare le braccia per essere preso in braccio. Non cerca di imitare espressioni facciali o movimenti
  • Ritardo nello sviluppo delle abilità motorie o comportamenti ripetitivi: Può mostrare movimenti ripetitivi come agitare le mani o dondolarsi (anche se questi comportamenti sono comuni nei neonati e di per sé non indicano autismo). Ritardo nelle tappe motorie, come: difficoltà a sedersi, rotolarsi o afferrare oggetti
  • Mancanza di vocalizzazioni sociali: Non emette suoni (come il gorgheggio) per attirare l’attenzione o per interagire con gli altri entro i 6-9 mesi

Ma anche così una diagnosi di autismo infantile di solito viene fatta più tardi, intorno ai 18-24 mesi, quando i comportamenti diventano più evidenti.

Quindi se hai dubbi riguardo a uno sviluppo atipico di un neonato, è consigliabile consultare un pediatra o uno specialista dello sviluppo infantile per una valutazione approfondita.

Cosa fare se si sospetta un ritardo nello sviluppo dei neonati?

Osservazione e confronto: Annota i comportamenti del bambino e confrontali con le tappe di sviluppo tipiche.

Consulta un pediatra: Parla con il medico per condividere le tue osservazioni. Il pediatra potrebbe consigliare un monitoraggio dello sviluppo o una visita con uno specialista.

Intervento precoce: Se emergono segnali di preoccupazione, intervenire precocemente con terapie mirate può fare una grande differenza nello sviluppo del bambino.

Ricorda che ogni lattante ha un proprio ritmo di crescita e che eventuali segnali atipici non sempre indicano autismo.

Perciò una valutazione professionale è fondamentale per chiarire eventuali dubbi.

A quale età si manifesta l’autismo?

L’autismo, o Disturbo dello Spettro Autistico (ASD), può iniziare a manifestarsi già nei primi anni di vita, generalmente prima dei 3 anni. Tuttavia, i segnali possono variare in base alla gravità e alla tipologia del disturbo.

Come è stato detto in precedenza alcuni segnali precoci autismo includono:

Prima dei 12 mesi: Mancanza di interesse per il contatto visivo, scarso sorriso sociale, o reazioni limitate al proprio nome.

Tra 12 e 24 mesi: Ritardo nello sviluppo del linguaggio, difficoltà nel gioco simbolico o nella comunicazione gestuale (per esempio, non indicare oggetti).

Dopo i 2 anni: Comportamenti ripetitivi, difficoltà nelle interazioni sociali e interessi limitati o molto specifici.

In alcuni casi, i sintomi possono non essere evidenti fino a quando le richieste sociali non superano le capacità del bambino, come durante l’ingresso nella scuola materna o primaria.

È importante ricordare sempre che se sospetti l’autismo nei bambini, bisogna consultare un pediatra o uno specialista per una diagnosi tempestiva.

Autismo sintomi bambini piccoli (1-3 anni)

Man mano che il bambino cresce, questo porta con sé autismo sintomi che possono diventare più evidenti, come spiegato di seguito:

Ritardo nel linguaggio: Non pronuncia parole singole entro i 16 mesi o non forma frasi di due parole entro i 2 anni.

Interessi limitati: Focalizzazione su oggetti specifici o parti di oggetti, come ruote o luci.

Comportamenti ripetitivi: Gesti come dondolarsi, battere le mani, o ripetere movimenti senza un apparente scopo.

Difficoltà nelle interazioni sociali: Non stabilisce relazioni con i coetanei, non partecipa a giochi di gruppo o non mostra empatia.

Assenza di gioco simbolico: Non finge di nutrire una bambola o di usare oggetti immaginari.

Sensibilità sensoriale: Reazioni insolite a suoni, luci, consistenze o odori.

Difficoltà nel contatto visivo: Evita o riduce il contatto visivo diretto con gli altri.

Se si notano questi segnali, è consigliabile consultare uno specialista, come un neuropsichiatra infantile o un terapista esperto nello sviluppo infantile.

Per questa ragione una diagnosi precoce e un intervento tempestivo sono fondamentali per favorire lo sviluppo del bambino.

Come si cura l’autismo infantile?

L’autismo infantile, o Disturbo dello Spettro Autistico (DSA), non ha una cura definitiva, ma esistono diverse strategie di intervento che possono migliorare le abilità sociali, comunicative e comportamentali del bambino. Gli approcci variano in base alle esigenze individuali e possono includere:

Interventi comportamentali e psicoeducativi: L’Analisi Comportamentale Applicata (ABA) è uno degli approcci più comuni, che si concentra sull’insegnamento di comportamenti appropriati e sull’eliminazione di quelli indesiderati attraverso rinforzi positivi.

Terapia del linguaggio e della comunicazione: Aiuta i bambini a sviluppare abilità linguistiche e comunicative, utilizzando tecniche come la Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) per chi ha difficoltà verbali.

Terapie occupazionali: Queste terapie supportano i bambini con autismo nel migliorare le loro abilità motorie e nella gestione delle attività quotidiane, come vestirsi o mangiare.

Terapia psicologica e di supporto familiare: L’intervento psicologico può aiutare il pargolo a gestire emozioni e comportamenti autistici, mentre il supporto familiare è necessario per educare i genitori sulle migliori modalità di appoggio.

Farmaci: In alcuni casi, i farmaci per l’autismo possono essere utilizzati per trattare sintomi specifici come l’irritabilità, l’iperattività o disturbi d’ansia, ma non esistono medicinali che curano l’autismo stesso.

In conclusione ogni bambino è unico, quindi un piano di trattamento personalizzato, sviluppato da un team di professionisti (psicologi, neuropsichiatri, logopedisti, terapisti occupazionali) è essenziale per creare un percorso di supporto su misura per quanto riguarda l’argomento trattato oggi, ovvero l’autismo e i sintomi.

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Newborn Tips, La Redazione

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