È appena nato e già non vedete lora che parli per potervi esprimere le sue emozioni, ecco perché non fate altro che domandarvi quando iniziano a parlare i neonati, e noi siamo qui oggi per darvi una risposta dettagliata su quando e come imparano a farlo.
Come abbiamo sempre detto nel nostro blog, ogni neonato ha un livello d’apprendimento a se stante, pertanto il momento esatto in cui comincia a parlare diventa molto soggettivo, in linea di massima possiamo affermare che un neonato inizia a parlare intorno al primo anno di vita, con un range compreso tra i 10 mesi e i 18 mesi.
Indice dei contenuti
Quando un bambino dice le prime parole
I bambini possono iniziare a dire le prime parole già a partire dal loro decimo mese, ma come facciamo a distinguere la lallazione dalle parole vere e proprie di un neonato?
Sembrerebbe scontato eppure non lo è così tanto, questo perché i neonati nella loro prima fase di apprendimento delle parole tendono a storpiarle, non sono molto precisi, ma riusciamo a capire se stanno davvero parlando, (seppure a modo loro) attraverso due requisiti fondamentali, l’intenzionalità ed il significato.
Ciò significa che se il vostro bambino dice acqua a modo suo, ma lo fa perché ha davvero sete e vuole che gliela prendiate, sta davvero parlando, non possiamo invece definirla vera e propria una parola storpiata che viene detta senza il requisito dell’intenzionalità.
La lallazione invece è il semplice balbettio del bambino che sta imparando a parlare, ma se privo di intenzionalità o significato rimangono dei suoni a se stanti utili semplicemente al suo percorso di apprendimento fonetico delle parole.
Quali sono le tappe dello sviluppo del linguaggio
- Da 1 a 4 mesi il bambino interagisce con i genitori emettendo dei suoni e dei versi.
- Dai 4 ai 9 mesi inizia la lallazione, ovvero il bambino comincia ad emettere delle sillabe come ma, pa, la. È inoltre questo il periodo quando i neonati imparano a stare seduti.
- Dai 9 ai 12 mesi il bambino inizia a capire cosa gli viene detto mentre la lallazione inizia a trasformarsi per alcuni nell’emissione delle prime vere parole
- Dai 12 mesi ai 18 mesi il bambino dice abbastanza chiaramente le sue prime parole
- Tra i 18 e i 24 mesi il bambino dovrebbe essere in grado di conoscere più di 100 parole riuscendo peraltro ad abbinarne anche due o più insieme, formando una piccola frase
Come aiutare un bambino a parlare
Per aiutare un bambino a parlare, il modo migliore che abbiamo è quello di interagire con lui.
Bisogna parlare con il bambino faccia a faccia fin dall’inizio affinché lui provi ad imitarvi e con il tempo possa riuscire ad esprimere i suoi bisogni.
Bisogna comunicare con il bambino attraverso parole semplici e coincise per poter favorire l’apprendimento delle parole più essenziali.
Un altro aspetto molto importante riguarda l’ascolto del vostro bambino, infatti all’inizio le sue parole saranno storpiate ma potrebbero essere il primo segnale del suo apprendimento, pertanto bisogna ripeterle nel modo corretto affinché il bambino possa migliorare ed affinare queste parole.
Da non sottovalutare poi c’è anche il tono con cui si parla al bambino, non bisogna mai essere arrabbiarsi se non riesce a dire bene una parola, anzi bisogna comunicare con lui in modo calmo e tranquillo anche attraverso la lettura di racconti che stimolano il suo apprendimento.
Quando un neonato non impara a parlare
Se il vostro bambino ha appena compiuto un anno e mezzo e ancora non parla non c’è motivo di allarmarsi subito, tuttavia potrebbe essere utile consultare il proprio pediatra di fiducia.
Dei ritardi nell’apprendimento possono essere del tutto normali, anche se talvolta questi possono celare problematiche neurologiche anche importanti.
Tra queste c’è lo spettro dell’autismo, infatti in Europa la ricerca scientifica ci fornisce i numeri sull’autismo da cui si evince come 1 bambino su 89 presenta questa problematica, talvolta difficile da riconoscere per i genitori che tendono a nascondere il problema o a ricercare la causa di questo ritardo del linguaggio al trove, cosa molto sbagliata e che non fa altro che alimentare la problematica di un bambino che invece ha bisogno di essere aiutato da un professionista.
Altri problemi nel ritardo dell’apprendimento possono essere legati alla sordità, alle sindromi genetiche, o più semplicemente ad un ritardo nello sviluppo generale del bambino.
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NewbornTips, La Redazione